“Uppa. Cronache groenlandesi” di Piergiorgio Casotti pubblicato da Italo Svevo
Uppa significa “forse” in un’accezione ampia del termine; già il titolo di questo racconto autobiografico del fotografo emiliano Piergiorgio Casotti è quindi pervaso da un’idea di incertezza, la stessa che spesso motiva un viaggio, definisce la volontà di cercare risposte alle proprie inquietudini e di comprendere fenomeni sociali. Lo stesso forse che rimane, dopo aver vissuto e condiviso una nuova esperienza. Casotti descrive i suoi ripetuti viaggi in Groenlandia, una terra “desolatamente splendida”, per usare le sue parole, inimmaginabile prima di vederla con i propri occhi, diversa da tutte le altre, che per il fotografo è stata “una destabilizzazione, un tuono, una deflagrazione”. Non è un caso che queste parole assomiglino a quelle di Breton che in “Nadja” descrive la fotografia; e non è un caso che in Groenlandia Casotti abbia realizzato un progetto di documentazione fotografica tra i più interessanti degli anni duemila, non da ultimo perchè nato dalla rispettosa condivisione dagli spazi esistenziali dei suoi abitanti. Il libro è anche un grande esempio di racconto, la cui scrittura si alimenta di visioni, di immagini, così come di emozioni profonde e destabilizzanti; “Uppa” è sì un diario di viaggio, la cronaca delle relazioni tra il visitatore straniero e gli abitanti autoctoni, ma anche un tentativo di articolare il pensiero intorno al tema della morte, complementare alla vita e similmente incomprensibile.
Piergiorgio Casotti presenterà il suo libro venerdì 19 maggio, alle 18, in libreria.
Ricordiamo anche il suo workshop “Fotografare l’invisibile” in programma il 20 e 21 maggio, di cui potete richiedere informazioni scrivendo a marmolibreria@gmail.com