Writing 1989-2021

Descrizione

Alessandro Mininno, writer, esperto di comunicazione, curatore e autore di questo libro alla seconda pubblicazione, nella sua introduzione sottolinea giustamente la difficoltà di scrivere di un fenomeno quando ne si è parte, non potendo che vedere l’oggetto del proprio discorso “da dentro”, senza la distanza che si pensa chiave di accesso a una presunta oggettività. Ma chi meglio di un insider può raccontare una sottocultura come il writing, fatto di tali specificità, di dinamiche interne difficili da captare, se da queste non si è coinvolti empaticamente? Qui troviamo una storia appassionata e appassionante, ma non per questo faziosa, un racconto che va dal 1989 al 2021, fermi immagini su momenti e luoghi – il treno, la metro, i muri, le saracinesche, così strutturali all’azione del writer – e non da ultimo un’analisi dai toni semiotici di una scrittura – il linguaggio del writing, appunto – come dispositivo culturale. Molto interessante anche il discorso sulla fotografia come strumento necessario alla documentazione, traccia di qualcosa che potrebbe avere vita breve. La divulgazione di Mininno è occasione per pensare al rapporto tra cultura mainstream e sottocultura, ai cambiamenti inevitabili anche di fenomeni endemicamente critici verso la società che hanno con questa un rapporto dialettico.