Wall
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Descrizione
“[…] Forse resteranno altre cose che abbiamo considerato oggetti di uso quotidiano ma che sono al contrario, probabilmente, dei capolavori in divenire. Come la bellezza mondrianesca di un telefonino, o ancora la bellezza estrema di una Bic…semplicemente oggi ce ne sono troppe, ma può darsi che il giorno in cui ne resterà una, ritrovata su un’isola deserta, sarà esposta in un museo.” Così parlava Umberto Eco, intervistato da Frederic Lambert. Ne sembra convinto anche l’artista belga Koenraad Dedobbeleer che non solo estrapola i suoi oggetti dal flusso continuo del quotidiano, ma li trasforma anche, assemblandoli insieme, colorandoli, ridistribuendoli in uno spazio sui generis come quello artistico. Guardando il suo lavoro, ci si rende immediatamente conto di quanto l’elemento “banale” della vita di tutti i giorni sia protagonista: le “cose” sono come temporaneamente “defunzionalizzate”, sospese tra una traccia incancellabile che tradisce il loro uso quotidiano e la libertà dell’artista. Questo libro suddivide l’opera di Dedobbeleer a partire dal medium di riferimento: sculture composte da tavole, bulloni, pannelli colorati i cui titoli di derivazione semiotica e filosofica alludono alla dimensione concettuale delle opere; fotografie dei soggetti più disparati -archi, medaglie, amplificatori, boschi, pietre, maschere- che, tra citazioni ed estetismi, chiamano in causa lo specifico fotografico, a partire dal tema della rappresentazione o quello dell’agency; e infine, poster che accennano alla dimensione scultorea della parola scritta. Pubblicato da Triangle Books.
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