Theatrum Equorum
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Descrizione
Nessun luogo, nemmeno quello dove apparentemente non succede nulla, è mai solo un semplice contenitore: il luogo è attiva presenza e atmosfera trascendente, non uno spazio neutro dove accidentalmente i fenomeni si verificano.
La fotografa americana Andrea Modica è stata rapita da un luogo obiettivamente sui generis: un clinica di operazioni chirurgiche per cavalli a Bagnarola di Budrio, in provincia di Bologna, che, come evinciamo dal titolo, in questo eccezionale fotolibro viene equiparato a un teatro. Modica fotografa gli strumenti di lavoro del chirurgo senza privarli della loro precisione scientifica, ma elevandoli ad oggetti artistici, quasi prop teatrali, appunto. Similmente a Lee Lozano, Philippe Weisbecker o Marina Pinsky, tutti artisti che studiano pinze, viti, ingranaggi, trasformatori, conferendo loro un’aura enigmatica, quasi perturbante, se osservata alla luce dell’obiettività del dato, Andrea Modica trasforma gli strumenti necessari alle varie operazioni in sculture, allestendole su teli neri, senza trascurare il valore documentario di una fotografia che racconta.
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