The Inhabitants
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Descrizione
C’è chi sostiene una corrispondenza quasi identitaria tra soggetto e luogo, per cui la persona diventa il paesaggio da lei osservato e nel quale si trova e viceversa; sembra alludere a questo legame profondo e viscerale il titolo dell’ultimo libro di Raymond Meeks co-pubblicato da Mack Books e la Fondation d’entreprise d’Hermès: gli abitanti della zona settentrionale della Francia, che il fotografo americano ha percorso durante una residenza artistica, in questo libro sono sensazioni, lasciti, resti, energie che risuonano negli spazi fotografati. Non ci sono uomini qui, ma qualcosa che sta al posto loro: costruzioni, tracce di passaggi, oggetti abbandonati che come la fotografia di Meeks possiedono un’aura sentimentale. Le sue fotografie sono scattate con gli occhi di un poeta che guarda il mondo cercando di individuare una soluzione di continuità nel suo racconto; sono sì scatti singoli che possiedono un valore individuale, ma che credo funzionerebbero benissimo come unite insieme in un’unica grande immagine la cui storia principale è il tempo dell’uomo. I percorsi nei quali Meeks si è immerso sono quelli dei rifugiati, di coloro che sono stati costretti ad abbandonare la propria casa in cerca di dignità, sicurezza e libertà; le sue fotografie in bianco e nero descrivono un mondo tanto sentimentale quanto senza nome, lo sguardo lirico del fotografo è orizzontale, basso, guarda la terra, la strada, come ciò che unisce e non separa. Il libro contiene anche il testo poetico di George Weld.
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