“The Book of the Hours”

Kara Walker è principalmente conosciuta per le sue cut-out silhouttes; questo suo libro è invece composto quasi nella sua totalità da disegni che, già dal titolo, richiamano alla mente la ripetizione, i simboli, la narrazione de “Il libro delle ore”, un testo di preghiere illustrato la cui fama si è diffusa nel Medioevo, chiamato così per associare una preghiera diversa ai vari momenti della giornata. Realizzato durante la pandemia, il libro raccoglie immagini eterogenee, per contestualizzazione spaziale e riferimento temporale, ma tutte accomunate dalla loro incisività sociale e politica. Sono disegni che raccontano un universale, quello della condizione nera da un’atmosfera biblica a una rappresentazione contemporanea. L’artista mette in scena uno spettacolo realizzato con grafite, acquerello e inchiostro: gesti, azioni, volti, tra l’evanescenza di un onirico spettrale e la concretezza di avvenimenti reali, tra una visione utopica e la datità di una violenza perpetrata nel quotidiano, su cui insiste come in un mantra-rosario. Questa ripetizione è apertura verso una trascendenza, un altrove, qui sociale laico, più che religioso. Insieme al libro un poster di uno dei cut-out dell’artista.