Quando sono nato
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Descrizione
C’è una pagina in questo libro che richiama alla mente una fotografia di André Kertész nella quale è ritratto un bambino mentre, con estrema dolcezza e cura, tiene tra le mani, accostandoselo al petto, un minuscolo cagnolino; in “Quando sono nato” si parla della scoperta dell’essere al mondo, delle entusiasmanti epifanie sensoriali che accompagnano i primi anni di vita dei bambini – cosa che, a suo modo, per ritornare sul parallelo di prima, ha fatto anche Kertész, per il quale, come ben spiega John Berger, spesso è stato il senso del tatto a guidare l’evento fotografico. Questo libro fa parte del catalogo Topipittori da anni ormai, ma non è mai abbastanza ribadirne l’importanza – come ha fatto Valter Baruzzi nella mostra da lui curata “0/5 Nati per essere una storia” ospitata dalla Biblioteca Casa Piani a Imola – Soprattutto considerando quanto ancora poco, nella nostra cultura, a paragone con l’altro evento limite per antonomasia, si rifletta filosoficamente sul momento della nascita. “Quando sono nato” è una riflessione poetica sul cambiamento, un’esplorazione percettiva e sensoriale sul mondo che circonda i bambini, così essenziale alla loro crescita. Una metafora visiva che ricorre per tutto il libro è quella dell’albero, dalle solide radici, ma qui soprattutto dalla folta rete di rami: relazioni, connessioni, sviluppi che rendono ogni storia unica. Un libro consigliato anche per i genitori in attesa. Di Minhos Martins e Madalena Matoso. Pubblicato da Topipittori.
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