Per che obbedire?
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Descrizione
Georges Didi-Huberman si rivolge direttamente ai ragazzi in questa sua conferenza del 2021, incentrata su un tema perennemente attuale e dalle molteplici declinazioni come quello dell’obbedienza e del suo contraltare, tra i concetti più difficili da definire, ovvero la libertà. Si rivolge a lore per ricordare a tutto il pubblico e al futuro lettore che la vita fallisce nel momento in cui si arresta qual divenire-fanciullo che non si conclude con l’età adulta, ma in questa va alimentato al fine di non chiudersi in un deleterio auto-compiacimento. Il filosofo e storico dell’arte francese gioca con il linguaggio, ne rende visibile la sua originarietà, originalità e relazioni, a partire dai temi cardini del suo discorso. Non solo si chiede quale sia la causa del nostro obbedire -perchè- volontario o subconscio che sia- ma anche il fine, l’oggetto, il caso, l’intenzionalità di tale azione tanto complessa quanto spesso data per scontata. I suoi esempi spaziano da uno dei più grandi mali della nostra storia, il nazismo, il cui protagonista non è stato solo Hitler, ma anche tutti coloro che ne hanno gestito l’apparato, evidenziando quella banalità del male di cui ha parlato Arendt, al liberalismo di matrice anglosassone, analizzato attraverso i concetti della gestione e promozione. “Per che obbedire” è un testo seminale da leggere per riconquistare il senso critico che ci permette di non essere manipolati dall’autorità nelle nostre scelte così come dissidenti aprioristicamente.
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