People of the Mud

In “People of the Mud”, uscito nel 2020 per Loose Joints, è indiscutibilmente visibile il background in danza del fotografo, che lo porta a concepire le immagini in maniera performativa.

Il libro è un’ode alla terra e all’attaccamento viscerale a questa da parte dei suoi abitanti; l’artista domenicano Luis Alberto Rodriguez la celebra con la performance esaltando i movimenti di corpi parlanti, espressivi, emozionati e devotamente in dialogo con il luogo che li accoglie, cresce, li condiziona e da loro viene condizionato.

In viaggio in Irlanda Rodriguez rimane affascinato dall’hurling, una sorta di hockey sul prato praticato con una mazza di legno; lo osserva in slow-motion, quindi in un cortocircuito percettivo considerando che l’hurling è uno sport molto veloce, lasciandosi guidare nel progetto dall’intreccio dei corpi dei giocatori, dalla loro interdipendenza così come da dettagli significanti. I suoi ritratti sono l’elemento singolo in continuo dialogo con la comunità, il dettaglio per l’intero, volti penetranti di uomini e donne come frammenti di racconti di vita tra la sopravvivenza delle tradizioni e la vita contemporanea, la cultura contadina e ciò che ne resta nel presente.