Meat Love: An Ideology of the Flesh

L’autrice di questo saggio anche visuale racconta la sua storia, quella di una giovane donna che per la prima volta a 26 anni vede gli animali che cucina come corpi morti e diventa così vegana. Amber Husain traccia un’esaustiva ed eloquente descrizione di quella che possiamo definire la cultura visuale della carne, citando libri, film, spaziando dal teatro greco e i suoi Baccanali a Netflix, non senza definire un rapporto stretto per quanto ambiguo tra il consumo di carne e la logica del capitalismo. La scrittrice inglese, partendo dal nostro essere carnivori, si interroga sulla nostra idea di bellezza e desiderio, nonchè sulla nostra capacità di rispettare realmente altre vite da quella umana, intravedendo la possibilità di un consumo consapevole? Husain, avendo sempre ben presente l’opera di John Berger, riconduce il nostro rapporto con la carne allo sguardo che posiamo su essa, al modo in cui ci è presentata, evidenziando la dimensione estetica della nostra alimentazione.

 La sua bibliografia comprende capisaldi filosofici così come della critica d’arte, film, programmi televisivi, restituendo l’a centralità della carne e dell’amore per essa nella nostra esistenza.