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Let me sow love

49,00

di Roger Richardson

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COD: 978-1-952523-06-9 Categoria:

Descrizione

Le mani, non a caso, sono un soggetto ricorrente nella sequenza fotografica di Roger Richardson, a partire dalla copertina anteriore del libro; di uomini e donne, di ragazzi e adulti che lavorano, indicano, si uniscono in una stretta amorevole, sorreggono, sono mani metafora di una condivisione che va al di là delle differenze, per ribadire una grande, certo complessa, umanità. La macchina fotografica di Richardson è tra la sua gente, si avvicina per cogliere espressioni eloquenti e rivelatrici, senza per questo invadere spazi intimi. C’è un’orizzontalità pervasiva nello sguardo del fotografo, che opera insieme ai soggetti ritratti. Un sentimento, che non fa rumore ma non è per questo debole, pervade tutto il libro: è il sentimento della compassione, che per quanto pesante – la sua etimologia greca porta con sé una pesantezza intrinseca, quella del “soffrire” insieme a qualcuno – ha una sua estetica, soprattutto qui, in “Let me sow love”. Richardson compone un libro visceralmente umano, animato dalla genuinità e modestia della sua gente; i suoi soggetti non richiedono attenzione, non sono appariscenti, nè seducenti, uomini e donne composti, occupati a vivere la vita di tutti i giorni senza farsi notare. La loro straordinarietà sta proprio nella loro compostezza sentimentale, la loro bellezza informale nella genuinità della posa; i loro sono volti che spesso guardano oltre, altrove, lasciandosi inspirare dall’invisibile, ma senza perdere il contatto con il luogo che abitano. “Let me sow love” è un’orazione visuale senza retorica, un atto d’amore del fotografo verso la propria casa, Hudson Valley, New York, in grado di coinvolgere anche l’osservatore a distanza, un’opera che ci ricorda la natura collettiva della nostra felicità.

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