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La zanzara senza zeta

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di Toti Scialoja

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COD: 9788822901750 Categoria:

Descrizione

Se siete romagnoli, familiari con gli albi illustrati e non attori dalla dizione invidiabile, già “Pezzettino” di Leo Lionni avrà senza dubbio messo in discussione la vostra credibilità affabulatoria! Il titolo di questa raccolta di limerick di Toti Scialoja, “La zanzara senza zeta”, così come l’ultima delle poesie qui raccolte, non potrà fare diversamente. Ma, nonostante le zeta, non stancatevi di ripetere e ripetere ad alta voce questi nonsense, il cui signifcato, lungi dall’essere assente, sta proprio nella loro ripetizione, tanto cara all’artista Scialoja. Poeta, pittore e insegnante, Scialoja è stato un protagonista indiscusso della scena culturale novecentesca italiana; questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1972 all’interno della collana “Tantibambini” curata da Munari per Einaudi, racchiude le descrizioni di animali antropomorfi, che provocano nei lettori, grandi o piccoli che siano, grasse risate per i loro comportamenti buffi, maldestri, ma anche sovversivi. Uno spasso (e qui marchiamo la doppia s) da leggere, masticando bene le parole accuratamente scelte dal loro autore, il libro è un must anche da un punto di vista teorico-critico: una di quelle pubblicazioni la cui attenta analisi aprirà porte impensate e stimolerà approfondimenti. Soprattutto oggi, alla luce di un’epoca chiamata “Antropocene”, nella quale l’uomo, al centro del suo universo, ha stringenti responsabilità d’azione quotidiane. Anche qui, come nella sua pittura, Scialoja “si muove alla conquista d’una possibilità ancora latente nell’arte di oggi: ritrovare una via che conduca a una nuova comunione dell’uomo con l’uomo” (Gillo Dorfles, 1959) E tu “che fai di bellulo”??

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