La Festa
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Descrizione
Un fumetto, anche per lettori alle prime armi, suddiviso in storie brevi, nel quale è l’immagine a guidare il testo semplice ed ironico. Ad unire Fox e Chick, una volpe e un uccellino, non è una “e” ma un “+”, quasi come se l’autore delle loro avventure ci volesse fare capire che, per quanto strampalato, questo è un legame solido, necessario, che Fox e Chick si completano nella loro diversità e che, soprattutto, la loro unione dà origine a qualcosa di preciso. Il primo ha un animo tranquillo e bonario, il secondo un sorriso furbetto e un andamento imprevedibile: entrambi sono teneri e rispettosi. Se questo tipo di coppia è frequente in letteratura, ad essere assolutamente unico qui è il paesaggio nel quale i due personaggi vivono, giocano, trascorrono la loro quotidianità; un territorio con pochi alberi, piuttosto brullo, dove punte e sporgenze degli elementi rocciosi sono stemperate dalle rotondità delle colline e viceversa, una sorta di prateria la cui piattezza è movimentata dai rilievi all’orizzonte. I colori non sono quelli del Kansas -a proposito di praterie- semmai ricordano quelli del magico mondo di Oz, o di “Oh, le cose che vedrai” del Dott. Seuss: colori pastello dalle varie tonalità più o meno accese (del magenta-cremisi-lilla vi innamorerete) che conferiscono all’immagine una grande potenza espressiva e che inseriscono Ruzzier all’interno della tradizione artistica che vede tra i suoi punti di riferimento nome come Alex Katz o David Hockney. Quello a cui Fox e Chick danno origine, allora, è proprio un paesaggio, una visione, uno sguardo irripetibili. P.s. Nella “Deposizione” del Pontormo c’è una nuvoletta in alto a sinistra, frastagliata ma compatta, morbida ma quasi solida; così sono anche quelle di Ruzzier, masse bianche che occupano una vasta porzione di cielo, così costitutive dell’immagine da diventarne una parte per il tutto. Pubblicato da @topipittori di @sergioruzzier
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