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Infanzia di un fotografo

12,00

di Tappari Massimiliano

1 disponibili

COD: 9788833700830 Categorie: ,

Descrizione

Se il dilemma fosse chi amare di più tra Tappari fotografo e Tappari scrittore saremmo davvero in panico! Noi scegliamo entrambi; d’altronde si può, le qualifiche in qualche modo si posso sovrapporre – ricordiamoci dell’ingegnoso, sopraffino e geniale “Coffee Break” per Corraini. Questo nuovo libro pubblicato da Topipittori – dal titolo calviniano e non calvinista – è un memoir, un saggio sui generis del tutto anticonformista, che affianca la lucidità di una teoria raffinata e la de-costruzione ironica di un mondo ammirato con estasi e criticato, fonte inesauribile di ispirazione, così come di perplessità. Una narrazione in prima persona sull’infanzia – quella dell’autore – che si conferma momento fondante dell’esistenza tutta. Qui l’infanzia combatte e vince il suo destino etimologico, per cui lungi dall’indicare una mancanza (in-fans) di parola o più in generale di competenze, è il luogo dell’impossibile. La fotografia – musa, talento, attrazione magnetica – è quella praticata nel corso della sua ammirabile carriera da Tappari, una fotografia che è anche metodo e metafora dello sguardo attento e appassionato dell’autore. Qui Tappari ci parla – sì, parla, perché è come se si rivolgesse a ognuno di noi – del diritto a una vista diversa, privata, dove l’insolito prende il posto del conforme. Quindi non solo di un’ermeneutica, ma di una vera e propria invenzione del visibile. Un grande libro, che ci insegna anche una nuova parola: pareidolia. Ovviamente, per scoprirne il significato, vi consiglio di leggere “Infanzia di un fotografo” dall’inizio alla fine. Pubblicato da @topipittori

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