Gandras. Land of the White Stork

Descrizione

Ancora una volta, gli uccelli sono metafora di libertà; in particolare la cicogna bianca, di cui parla il titolo di questo magnifico fotolibro, qui è simbolo di una speranza sociale e politica, quella di una vita vissuta insieme ai propri vicini. Con l’entrata nell’Unione Europea della Lituania, tra questa e la Bielorussia si è consolidato un distacco sempre più forte; la gente nei villaggi trascorre una quotidianità isolata, gli stessi membri di una famiglia distanti tra loro. Il fotografo tedesco-americano Jasper Bastian descrive un paesaggio desolato, anziani nella solitudine delle proprie abitazioni, decorose ma spente, uomini nei campi che lavorano, certamente per vivere, ma anche per passare un tempo insopportabilmente lento e noioso, privato com’è dell’allegria dei bambini, che spesso lasciano i villaggi con i loro genitori. La dignità delle fotografie di Bastian è esistenziale; racconta di vite che consapevolmente arrancano; speculare a questo paesaggio interiore è quello esteriore, fatto di fanghi, fili spinati, case pericolanti. Nonostante il presente incerto, il libro è percorso da anelito vitale, uno slancio verso un nuovo possibile, nei fasci di luce che entrano dentro le stanze buie, nei cieli chiari, nell’operosità di un paese che non si ferma totalmente.