Contro Barthes. Saggio visivo sull’indice
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Descrizione
“In definitiva, Roland, tu sei stato un guru, un maitre-a-penser, un padre intellettuale. Tuttavia è necessario uccidere [freudianamente] il padre per cominciare a pensare da sè” Joan Fontcuberta scrive queste pagine partendo da quello che insieme alle pubblicazioni di Benjamin e Sontag, è il libro più citato nella storia della fotografia, “Camera chiara” di Roland Barthes, da cui la famosa nozione di punctum. Il fotografo e critico spagnolo elabora un pensiero originale e storicamente situato intorno all’indice, dito e gesto, che si compone non solo di parole ma anche di numerose immagini dall’archivio della rivista “Alerta”; per Fontcuberta a dover essere analizzato è il “questo” indeterminato di Barthes, per indagare la relazione tra il soggetto fotografato e la realtà, tema alquanto centrale e urgente più che mai, in un’epoca che, attraverso la cosiddetta intelligenza artificiale, mette drammaticamente in discussione l’esistenza dell’uomo.
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