Anselmo va a scuola

Descrizione

La tenerezza del bambino protagonista di questa storia è rara; con amore si prende cura del suo coniglietto Anselmo, visibilmente anche se non esplicitamente, preoccupato di iniziare la scuola primaria a settembre. Giovanna Zoboli sposta quasi freudianamente le preoccupazioni di colui che sta per intraprendere una nuova avventura così eccitante ma anche fonte di ansia come l’inizio della scuola, dal bimbo al coniglietto. A parlare in prima persona, raccontando cosa succede ad Anselmo, è proprio il bambino, anche se in realtà è come se parlasse in terza, perché fin dalla prima pagina è chiaro che, pur nascondendosi dietro il coniglietto, il bambino desidera parlare di sé. Come il protagonista del racconto, anche le illustrazioni di Simona Mulazzani sono molto delicate e tenere, conferendo espressività agli oggetti inanimati, come suggerita dalla parole di Giovanna Zoboli. La cera dei pastelli e una figurazione che non tiene conto della prospettiva ricordano i primi disegni dei bambini, riportandoci indietro a quei primi giorni di scuola che tutti abbiamo vivi nella memoria, per un motivo o per un altro.