A perfect sentence

Descrizione

Il tema del vedere e dell’essere visto, con tutte le sfumature proprie di tali azioni, così come le loro estremizzazioni, sono strutturali all’arte tout court, e, ovviamente alla fotografia, che nella relazione fotografo-soggetto ha il suo fondamento. Chanarin qui si relaziona magistralmente alle problematiche dell’argomento, scivoloso per eccellenza, contestualizzandolo in un presente che fa dell’agency un sua prerogativa, ed inquadrando l’annosità del tema del consenso. In questo la sua fotografia è non-finita: aperta all’interpretazione, rispettosa della diversità, vitale e come tale imprevedibile. Ma è non-finita, in quanto interessata forse più al processo che al prodotto, per il fatto che qui Chanarin mostra il “making of”, ad esempio della stampa, come la ricerca dei colori più giusti. Bellissimo questo nuovo libro di Chanarin, principalmente costituito da ritratti di cui racconta la genesi nel lungo scritto a fine libro; ad interessargli sembrano essere gli inizi, le basi, della fotografia, tra documento ed espressione artistica, e delle relazioni umane, tra strutture e singoli, centri e margini, attraverso il dinamismo di uno sguardo non-giudicante che ritrae la pluralità dell’esistenza. Copie firmate.