skip to Main Content
Spedizione gratuita oltre i 60€

“Libri!” di Murray McCain e John Alcorn pubblicato da Topipittori

Perfettamente al centro.
Perfettamente al centro è “Libri!” di Murray McCain e John Alcorn, pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1962 e ristampato in Italia da Topipittori nel 2012: le “immaginiparole” di questo libro sono posizionate al centro delle pagine, in pochi casi divergono o si estendono toccando i margini dei fogli, dando un senso di compostezza, precisione e rigore, tutti elementi che sottendono la progettualità del libro, raramente estemporanea composizione, più probabilmente oggetto complesso.
“Immaginiparole” – anzi forse sarebbe meglio attenersi alla “imagetext” di Mitchell, pensatore che tanto ha scritto di innovativo nell’ambito dei visual studies – mi sembra un’espressione corretta per descrive il contenuto di questo “Libri!”: gli autori mostrano sia l’equilibrio magico tra testo e figure, sia la qualità principalmente segnica, grafica, visuale della parola, di un linguaggio che si compone di relazioni tra concetti e cose.
Anche i colori sono importantissimi: rosa, rosso e giallo ritornano incessantemente in tutto il libro, sottolineando, attraverso la loro ripetizione significante, il valore concettuale delle cromie e le nostre disposizioni emotive ad esse collegate.
Pochissimo sappiamo sullo scrittore Murray McCain, sulla sua figura si è infittito un alone di mistero, simile a quello su personaggi come Bansky o Elena Ferrante e che conferma come da un lato sia un bisogno quasi fisiologico per il pubblico dare un volto ad un autore e dall’altro proviamo un’attrazione irrefrenabile per l’enigmatico; di più sappiamo su John Alcorn, soprattutto del suo lavoro in Italia, a cominciare da quello con Fellini.
“Libri!” è necessario: ci fa scoprire l’insostituibilità del libro come medium, come supporto e veicolo di messaggi; è quell’oggetto materiale fatto di quella carta, di quel filo, quella colla, quelle pagine vuote o piene che, se fossero altrimenti, significherebbero altro. Nel catalogo Topipittori possiamo ritrovare varie pubblicazioni che raccontano l’unicità del libro, ad esempio “Di qui non si passa!” dove il vuoto e il pieno e i loro bilanciamenti tra le pagine sono obbligatori per esprime il messaggio dell’autore; mentre in “A cosa serve” si passa in rassegna tanto la funzionalità degli oggetti quanto la loro a-funzionalità, che apre a una dimensione creativa nella quale siamo di nuovo liberi di inventare significati.
Con un’ironia simile a quella di questi due titoli, “Libri!” si rivolge direttamente a un tu, bambino o adulto che sia, guidandolo attraverso i perchè di un libro, raccontando le esperienze e le professionalità che danno forma al progetto, facendo ordine all’interno di un universo che può stordire, a causa della sua molteplicità, ma che, così centrato, incorniciato, limitato, quasi per sottolineare la sua dimensione estranea al flusso quotidiano, incuriosisce ed attrae anche il più piccolo.
Back To Top