“Monde, dis-moi tout” di Mariateresa Sartori, pubblicato da bruno
Sfogliando questo "Monde, dis-moi tout" di Mariateresa Sartori appare evidente il rispetto quasi religioso per le cose del mondo, il cui funzionamento l'artista desidera comprendere in maniera sinestetica. Queste "cose" sono elementi primari, come le foglie, le onde, le nuvole da cui l'artista veneziana è attratta perchè forme significanti e trascendenti. L'arte di Sartori è multimediale: ma qui, nel libro che documenta le sue residenze francesi, è un tipo di disegno relazionale a colpire, uno studio meticoloso e portato avanti con dedizione al quale va unendosi una gestualità ad hoc; notevole la serie di disegni sonori, nei quali Sartori si cimenta in un'opera di trascrizione grafica dei suoni delle onde. La ripetizione e la traccia sono due punti di riferimento imprescindibili nella sua pratica; non a caso possiamo parlare anche di serialità fotografica: Sartori, che utilizza una macchina stenopeica, è interessata ai movimenti analogici del reale, alle sfumature, alla perfezione…